Fino alla fine degli anni sessanta e primi settanta, esisteva nei cinema il settore galleria, da noi chiamato "paradiso", ed il settore platea.
Il paradiso, o galleria, era il settore rialzato del cinema, dove alle ultime file trovavi i fidanzatini oppure i soliti ragazzacci spiritosi. Io ho fatto parte di tutte e due le categorie, ma quella che ricordo con più simpatia è quest'ultima: la categoria dei ragazzacci, con il loro humor a volte rumoroso e a volte triviale.
Erano quelli che, se non andava in onda il film, fischiavano.
Erano quelli che, se si interrompeva la pellicola, protestavano.
Erano quelli che, quando passava il bibitaio, lo chiamavano nonnetto anche se era giovane.
Erano quelli che buttavano in platea i sacchetti vuoti del pop - corn.
Insomma, eravamo i teppisti di quegli anni.
Dovrei vergognarmi di quanto affermo, però il mio cuore e i miei ricordi vanno oltre il senso di colpa. I film dell'epoca erano "La dolce vita", "La ciociara", "La classe operaia va in Paradiso", "Totò e Peppino", interpretati da Sophia Loren, G.M.Volontè, Mastroianni (per noi semplicemente Marcello), Totò e poi non dimentichiamo il grande Christopher Lee. Eh si, perchè c'erano anche i film dell'orrore, tra questi " Dracula il Vampiro". Ebbene, è proprio da quest'ultimo che vorrei raccontarvi la goliardia dei giovani di quei tempi. Lo scherzo più ricorrente, durante la programmazione del film, era quello di mordere sul collo il malcapitato davanti alla nostra poltrona. Tutto questo nel momento più cruento del film.
Scoppiava un putiferio, urla e invettive, luci che si accendevano, e il malcapitato che cercava di individuare il colpevole, indicando uno del gruppo, il quale rispondeva :"E che so' stato io?"
In finale, si cambiava posto e si ricominciava a vedere il film.
I nostri cinema erano di terza visione, al massimo seconda visione. La prima visione era un lusso che non potevamo permetterci. La domenica si andava al cinema parrocchiale, perchè le ragazze di quei tempi le potevi vedere solo la domenica e solo al cinema della parrocchia, dove trovavi tutte le famiglie del tuo palazzo, tutti seduti su sedie di legno che , ogni volta che ti alzavi, si richiudevano con grande fracasso.
Bambini che correvano lungo i corridoi, mamme e papà che li rincorrevano e li sculacciavano.
In tutto questo caos, sembrava impossibile vedere lo spettacolo, eppure appena iniziava a girare la pellicola, era un tripudio di applausi e subito dopo un silenzio di tomba.
Tutti noi di quegli anni abbiamo avuto la fortuna di vedere grandi film e soprattutto grandi attori. Noi, questi attori, li abbiamo visti e ammirati in film famosi in bianco e nero o a colori. Nessuno può contestarci, quando li nominiamo. Non siamo vecchi, siamo solo stati abituati bene, ed è difficile che, oggi, un film o un attore possa entusiasmarci più di tanto. Noi abbiamo visto il meglio dell'arte cinematografica, e abbiamo visto ciò che i ragazzi di oggi non potranno mai vedere
Abbiamo pianto con De Sica e riso con Totò, mentre bevevamo l'aranciata dal gusto di cera e di cartone, esattamente come il bicchiere che la conteneva. Il tutto, da una poltrona del "paradiso" dove spesso potevi incontrare Dracula.
Autore: Pino Gogiali
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